Isola di Ustica
Posizione & Mitologia
Isola di Ustica, 70 km a Nord di Palermo, è la vetta emersa di un vulcano sottomarino, il Monte Anchise, alto 2000 metri edificatosi un milione di anni fa. Per varietà di vulcani l’isola è un museo di vulcanologia a cielo aperto. Gli antichi geografi e storiografi la chiamarono Ustica, ossia relitto di vulcano spento (Ustum = bruciata). Per i Greci invece era Osteodes = “ossario o isola delle ossa”, per i resti umani di una deportazione cartaginese di soldati mercenari, ammutinati che qui trovarono la morte per fame e sete. Oppure, secondo la mitologia, le ossa degli sventurati naviganti che rimanevano incantati dall’ammaliante voce delle sirene, sedute sulle alture prospicienti al mare, e il cui canto melodioso faceva perdere il senno agli incauti naviganti, che finivano per schiantarsi contro le rocce frastagliate. Ma “L’isola delle Ossa” si riferisce anche all’identificazione, da parte di alcuni studiosi, dell’isola di Ustica con l’isola Eéa, dimora solitaria della potente maga Circe, che trasformava in animali i naviganti che osavano avvicinarla.
NATURA, STORIA, SPORT & RELAX
Il Passaggio delle Civiltà Mediterranee
Di grandissimo interesse sono le numerose testimonianze archeologiche. Il primo insediamento umano risale all’era Paleolitica, importanti scavi hanno restituito il Villaggio paleocristiano dei Faraglioni con decine di capanne, risalente alla Media Età del Bronzo (1450-1250 a.C.). Una vasta necropoli romana con tombe a fossa ed ipogei è alla Falconiera; resti di fattorie romane e una moltitudine di reperti archeologici ritrovati in vari punti dell’isola e sott’acqua, visibili presso il Museo Archeologico. Punto strategico per i traffici ed i commerci, Ustica vide passare i Fenici, i Greci, i Cartaginesi e i Romani. Fu la base delle scorrerie saracene e solo al tempo di Ferdinando IV Re delle due Sicilie si decise di innalzare una serie di fortificazioni intorno all’isola che consentissero ai coloni di poter lavorare tranquillamente. I Borboni edificarono due torri di guardia, e nel 1759 Ferdinando di Borbone impose una progressiva colonizzazione creando le premesse per lo sviluppo di una piccola e stabile comunità, che oggi conta circa 1.300 abitanti. Ma Ustica è stata anche luogo di deportazione: i Borboni vi confinarono i prigionieri politici, come fecero del resto i Savoia ed i fascisti. Vi soggiornarono anche Antonio Gramsci, Parri, Rosselli e Romita. Poi nel 1961, per sollevazione popolare il confino fu abolito e sostituito con il più remunerativo e qualificante turismo.
STORIA & ARCHEOLOGIA
Il Paesino
Passeggiare per le stradine del centro è estramamente affascinante per la galleria di murales che decorano le facciate delle case, per le sensazioni e i profumi che riportano al passato durante il percorso lungo le case, davanti le quali vengono esposti i prodotti tipici dai sapori dimenticati. Nei ristoranti, oltre all’ottimo pesce ed ai sapori della cucina siciliana, non perdetevi le piccole e tipiche lenticchie dal sapore molto particolare. La sera, in piazzetta, è d’obbligo gustare le granite, la cassata siciliana, i cannoli e le impareggiabili cassatelle ed i giggi, dolci tradizionali ed esclusivi dell’isola.
LA PIAZZETTA & I MURALES
Il Mare e le sue Bellezze
La bellezza dei fondali e la natura terrestre incontaminata, nonostante la minima distanza che la separa da Palermo, rendono Ustica quasi lontana, ferma nel tempo e affascinante. L’eccezionale limpidezza e trasparenza delle sue acque consentono a tutti, con maschera e pinne, di godere appieno dei suoi tesori sommersi. I fondali, decorati da rami di gorgonie, spugne ed incrostazioni multicolori, sono incastonati da improvvise secche ed affascinanti grotte, e popolati da ogni specie tipica del Mediterraneo per le quali Ustica, Area Marina Protetta dal 1986, costituisce l’habitat ideale. La particolare morfologia dei fondali dell’isola permette ai subacquei di qualsiasi livello di preparazione una grande varietà di immersioni. Immergersi nelle splendide acque usticesi è un’esperienza unica ed irripetibile nei mari italiani. Gia nei primi metri sotto la superficie si possono incontrare grosse cernie, saraghi, ricciole, branchi di barracuda, nuvole di gamberi ed assistere a spettacolari giochi di luci, ombre e colori. Sono più di trenta le immersioni che si possono effettuare ad Ustica, ed in particolare quelle allo “Scoglio del Medico“, alla “Secca della Colombara“, alla “Grotta dei Gamberi” ed al “Sicchitello” hanno fatto meritare all’isola l’appellativo di “Paradiso dei Sub“.
IL PARADISO DEI SUB
Ustica e le Riserve Naturali
AREA MARINA PROTETTA – Prima in Italia, è divisa in tre zone: zona A di riserva integrale dove, in alcune aree, è consentita la balneazione, occasione unica per familiarizzare con i pesci che hanno imparato a non temere l’uomo; zona B è consentita la fotografia subacquea e la pesca sportiva con lenze da fermo e da traino; zona C sono consentite tutte le forme di pesca sportiva tranne la pesca subacquea. Un’esperienza assolutamente unica ed originale consiste nel percorrere l’itinerario archeologico subacqueo, il primo nel mondo: ad una profondità tra i 10 ed i 25 metri un filo d’Arianna guida la visita ai reperti, antiche anfore ed ancore, direttamente nei siti di rinvenimento.
RISERVA NATURALE ORIENTATA TERRESTRE – Ricca di vegetazione mediterranea, un bosco di conifere, querce e castagni, e fauna di piccoli roditori e soprattutto avifauna. Percorsi pedonali segnalati agevolano l’esplorazione dell’isola, ideali per il trekking, hiking, mtb e birdwatching. Passeggiare immersi nel verde lungo i sentieri del boschetto è un’esperienza ricca di fascino e mistero. Percorrere i sentieri del litorale, a piedi o con l’asinello, ora ai bordi di un dirupo ora sul dolce declino della lava discesa al mare, raccogliere un fiore di cappero, osservare numerose specie di uccelli migratori, suscita emozioni intense.
TREKKING, MTB & BIRDWATCHING
Le Terrazze sul Mare – Ustica Studio Apartments
Via Cristoforo Colombo, 90051 Ustica (Pa)
Tel: +39 0917574482 – Cell: +39 338 9066477 / 339 4294992
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